Di Denise Ubbriaco
Intervista a Chiara Taigi
Chiara Taigi, soprano di fama internazionale, vestirà i panni della “Norma” di Bellini
Lo spettacolo inaugurale del cartellone del Festival Euro Mediterraneo sarà la “Norma” di Vincenzo Bellini, in scena il 4, 10, 18 e 25 Luglio 2015 al Teatro Greco di Siracusa. Un nuovo ed incredibile allestimento firmato da Enrico Castiglione, regista e scenografo di fama internazionale che, più di ogni altro, ha diffuso in questi anni il nome di Bellini nel mondo. Ho avuto il piacere di intervistare Chiara Taigi, soprano di fama internazionale, che vestirà i panni della “Norma”.
Chiara, interpreterà il ruolo della “Norma” della nota opera di Bellini. Inoltre, sarà la prima Norma ad affrontare il palco del Teatro Greco di Siracusa. Quali emozioni prova?
“Le emozioni ci saranno, in quanto l’orchestra sarà dietro i cantanti ed avremo un contatto col direttore tramite schermi moderni al litio. La modernità con la tradizione e, soprattutto, il vero mondo del Melos & Dramma. Melodia e dramma rispettando le grandi attrici della Tragedia Greca: Irene Papas su tutte, per noi italiani, Anna Magnani in Medea e, non ultima, Maddalena Grippa contemporanea mia amica.”
Mi dica di più su questo personaggio. Come sarà la sua sacerdotessa? Quali sono le sue peculiarità?
“Sacrale sicuramente, non schiavizzando Clotilde, ma avendo rapporti umani con tutte anche con Adalgisa. Solo le azioni conferiscono alla vita Forza, ma per me sarà la Moderazione a conferire Fascino.”
Prima di calarsi completamente nel ruolo che andrà ad interpretare, in che modo ha affrontato l’impatto con l’opera?
“Precedentemente, a Roma, ho avuto alcuni incontri con il giovane talento della musica M. Jacopo Sipari da Pescasseroli ed il tenore Piero Giuliacci, mio collega, nonché amico da 25 anni (facciamo l’anniversario quest’anno). Una coesione di anime. L’impatto? Preghiera solenne davanti alla Sindone approfittando dell’Onore che la città di Torino mi ha dato nel cantare per quell’evento straordinario dell’Ostensione.”
C’è qualche aneddoto che vuole raccontarmi a tal proposito?
“Di fronte alla Sindone ho pensato: “vorrei Santa Lucia potesse ritornare a Siracusa, ma non ogni dieci anni per elicottero via.” Ci pensavo a Torino. Poi, colloqui straordinari sul profilo dell’opera con Fioretta Mari, grandissima attrice italiana. Aneddoti fa “vecchietta”. La storia si spiegherà adesso, viviamola.”
Qualche curiosità sui costumi di scena?
“Si, la curiosità non la svelo! Sonia Cammarata corre dietro alle mie misure che si restringono negli anni. La Cammarata, con la quale collaboro da 8 anni, saprà rendere a Bellini la sua aurea donna. Vorrei che tutti avessero una costumista così in tutte le produzioni.”
Com’è lavorare con Enrico Castiglione?
“Fortemente disciplinato. È un direttore, quindi un creativo e, per parafrasare Pirandello, potrebbe essere: Uno, Nessuno e Centomila. Un regista non “è”, un regista ogni giorno è.”
Come si trova con il resto del cast?
“Come si può stare con persone che hanno la stessa passione? Bene e, poi, c’è Piero, unico grande uomo di cuore e passione per la musica.”
Quale atmosfera respira quando sale sul palco?
“L’atmosfera della Storia del Sacrificio nostro nel vivere lontano dalle famiglie, dagli affetti che ritornando, magari, non ritroviamo più e tutto questo per amore della Musica e dell’Arte!”
Mi racconti il suo legame con la Sicilia. Cosa la affascina di questa terra?
“La vulcanicità, le Tre Santuzze e, poi, la mia faccetta non somiglia a qualcuna?”
Perché il pubblico dovrebbe assistere a questo spettacolo?
“Ma che domanda è? Se uno ama la musica viene, paga il biglietto per nutrire il suo sapere, la sua curiosità di rivivere ciò che tanti anni fa costò sudore e lacrime a Vincenzo Bellini che è mancato troppo presto lasciandoci questa meravigliosa opera. Noi non vendiamo che emozioni e, sempre parafrasando Pirandello: Così è (se vi pare).”